Etichettato: Associazioni

Riprendiamo le fila del discorso, per risvegliare consenso e partecipazione

Carissimi tutti,
dopo le meritate ferie che spero ciascuno abbia goduto vediamo di riprendere le fila del discorso, che aveva avuto alcune serate di lungo dibattito ed era sfociato anche nella significativa manifestazione di piazza contro l’ordinanza del Comune di Mantova. Prima delle ferie, vi avevo lasciato un messaggio di riflessioni che mi aveva fatto piacere affidarvi e ora credo valga la pena riprendere. Ho avuto qualche telefonata e qualche incontro “per strada” con amici che mi sollecitavano in tal senso.
Con Franco si è vista la disponibilità del centro Cavalletto per la sera di GIOVEDI’ 2 SETTEMBRE ALLE ORE 21
Chi c’è c’è(NOTA SUCCESSIVA: l’incontro è stato rinviato!), un primo approccio tanto per ricominciare un discorso che mi sembrava condiviso da molte persone e associazioni e che mi sembrerebbe importante anche in vista della prossima campagna per le Provinciali per le quali mi pare ancora ci sia molta confusione sotto il cielo. Non si avvertono finora significative inversioni di tentenza dei soliti noti rispetto a prassi, discorsi, capacità di apertura e respiro dialettico, voglia di vero e reale confronto su valori, bisogni e progetti per la nostra comunità locale. Forse assieme possiamo avere più voce per far sentire un nostro pensiero almeno su metodi e processi di formazione ed elaborazione del consenso, contribuendo a superare l’autoreferenzialità e il linguaggio chiuso dei referenti politici per un messaggio culturare nuovo, diverso, forte, capace di risvegliare consenso e partecipazione.
Anche l’idea di andare verso la convocazione “degli stati generali” della società civile mantovana non mi ha abbandonato e mi permetto di riproporla al nostro dibattito perchè resto convinto che la forza di una rete civica non possa essere ingnorata ancora dai luoghi ufficiali della politica e li costringa ad aprirsi ad un confronto serio a tutto campo.
Un caro saluto.
 Alessandro Monicelli. LeG Mantova

Politica e Associazioni, riflessioni sul futuro di Mantova

Sui tanti eventi che in questi giorni si sono susseguiti, mi sono venute alcune riflessioni che vi giro sperando che siano di aiuto a “mantenere la rotta” e non, magari, a incasinarci di più.

La fiaccolata in S. Andrea

C’è stato in primis l’incontro di lunedì sui gradini di S. Andrea dentro o al seguito del quale molte altre cose sono successe. Tutte importanti ma, credo, di natura e su piani diversi fra loro.
Confonderli, mischiarli, potrebbe rendere confuso il percorso che volevamo intraprendere con la proposta della “rete” (per brevità decidiamo di chiamarla così).

Questa proposta che ho voluto tentare di mettere in campo e che in questi ultimi tempi si è andata rafforzando grazie alla partecipazione, al dibattito e al contributo di tante persone e associazioni, voleva essere qualcosa che fosse in grado di raccogliere appunto le esperienze di associazioni, gruppi, singole persone e trovare “parole nuove e metodi nuovi” (è il titolo che ci siamo dati) per una presenza efficace e visibile sul territorio e fra la gente.
Si vuole cioè tentare di costruire un discorso culturale forte (supplendo alla mancanza a tale funzione di una sinistra nel suo complesso smarrita da tempo) in grado di contrastare le logiche oggi prevalenti e che hanno consentito e consentono alle forze di destra di arrivare, di mantenere e di estendere il governo dello Stato e delle città.
In questa logica quindi l’interlocutore della “rete” sono i cittadini ai quali, attraverso gli accadimenti nazionali o locali, va trasmessa una diversa possibilità di lettura, un approccio “complesso” ai problemi rispetto alla semplificazione, al provincialismo e alla paura di cui si serve la destra, una visione ampia e soprattutto “altra” del futuro che ci aspetta, del suo sviluppo sociale ed economico da costruire.

Il ruolo delle Associazioni

Foto di Monica PeruginiDobbiamo quindi cercare di avere sempre chiaro questo orizzonte e mantenerci su proposte “alte” che nel loro svolgimento non cedano a tentazioni e scorciatoie più immediate e di profilo diverso, anche se questo livello deve e può essere svolto più opportunamente dalle singole associazioni e gruppi secondo il loro specifico oggetto di intervento e più consono ruolo operativo.
Ad esempio: l’evento di lunedì fa parte certamente dello specifico della “rete”, la raccolta di denaro per pagare la multa comminata e gli incontri con gli amministratori, credo, meno.
Che sia nato anche questo aspetto può essere naturale e perfino benefico, ma si colloca su un altro piano di intervento.
Le singole associazioni e i gruppi di impegno civile si debbono misurare nel quotidiano e quindi per esse ha pienamente senso, l’incontro con gli amministratori locali (sia Sindaco che Segretario di gabinetto), la trattativa sul pagamento della multa, la richiesta di impegni precisi rispetto ai problemi reali, il verificare la possibilità di impugnazione dell’ordinanza, ecc. : in senso più generale è nella natura della loro funzione arrivare “al compromesso” e alla battaglia quotidiana per la miglior gestione possibile dell’immediato.

Nel progetto invece di “testimoniare” per affermare un’altra cultura, non ci possono essere compromessi o punti di incontro: è la logica dell’ordinanza che va in una direzione completamente opposta al nostro sentire e questo è il nostro “specifico” che dobbiamo saper denunciare e fare comprendere con parole nuove!

     Un messaggio che ho ricevuto in questi giorni (Federico B…- non so se abbia piacere che divulghi il nome) dice: “la serata è stata un bel momento, c’era una tensione etica che a Mantova non avevo mai trovato”.
Ecco in poche parole la miglior definizione del nostro ruolo.
Credo che dobbiamo cercare di costruire, senza in alcun modo diventare elitari, qualcosa di “fruibile” senza che venga meno il suo contenuto e tenore etico, valoriale e di conseguenza politico.

Il tema politico

Anche a questo proposito (cioè del tema più specificatamente politico) devo dire di aver avuto messaggi che si dicevano “sorpresi” (e il giudizio non è positivo) di aver visto fra noi la ex-sindaca e qualche altra faccia “nota”. Qualcuno addita questa presenza addirittura come un possibile indebolimento del “movimento”. Completo l’informazione raccontandovi che si è palesato anche il segretario del PD che mi ha avvicinato prima della manifestazione scusandosi di non potersi fermare per altri impegni, ma di sentirsi partecipe e favorevole all’iniziativa.
Mi sono sentito, in poche battute, di sottolineare la lontananza della politica ufficiale da troppe istanze della società civile più responsabile ed avveduta e che, visti i risultati, forse oltre ai loro giochi avrebbero dovuto cominciare a pensare seriamente a quali canali aprire con i movimenti, le associazioni, il sentire di tanta gente senza più una casa comune e, almeno, di riferimento …

Anche in una delle ultime serate è saltato fuori il problema dei rapporti con la “politica ufficiale” e certamente questo è il secondo corno del problema che la rete – credo – non possa esimersi di porsi, nella situazione odierna : quale “rappresentanza politica” ?
Tutti siamo concordi nel rifiutare questa politica che oltretutto si dimostra ormai chiaramente perdente, ma dobbiamo anche ammettere che con le sole nostre forze non siamo in grado di incidere sul contesto culturale complessivo e soprattutto elettorale (e non è di scarso impatto!).
Non mi sembra che le più o meno recenti vicende ci portino a ritenere positiva la discesa diretta in politica: liste civiche di liberi cittadini o liste che cercavano di dare consistenza elettorale a movimenti e associazioni varie hanno avuto scarsissimo successo, se non in qualche caso addirittura favorito la parte che vorremmo non governasse: un’altra gestione politica, anche nella nostra città, non ci vedrebbe ora costretti a combattere questa ordinanza!
Così come ci vorremmo porre come fermento dentro la società civile, così – credo – dovremmo farci anche carico di rompere l’autoreferenzialità dei partiti, proporre altri percorsi, costringerli a ripensare idee e strategie, a fare i conti con istanze nuove ed emergenti che costituiranno il prossimo futuro di tutti.

Spero che queste riflessioni servano a stimolarne altre che ci portino a quegli “stati generali” della società civile nel mantovano a cui mi ostino a pensare sperando di poterli realizzare insieme a tutti voi in un futuro molto prossimo.

Alessandro Monicelli

Tutti in piazza a Mantova il 12 luglio per la norma antiaccattone

Ehi! Questo è il nostro centesimo post!!
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Cari tutti,  nell’incontro di ieri sera sono stati concordate le modalità di svolgimento dell’incontro sull’ordinanza antiaccattonaggio. (clicca qui per scaricare il provvedimento del sindaco Sodano).
Una premessa che mi sembra importante: ci sono state voci che hanno chiesto un “rinvio” per preparare meglio, conoscere, ecc. Prendo a prestito le parole di Maria che sono anche le mie: questa di lunedì non è una manifestazione in senso stretto; dovrebbe essere un primo atto di testimonianza di “dissenso riflessivo”, un modo pacato di mostrare che qualcuno si assume la responsabilità di un no e , aggiungo io, un approccio un poco diverso dal solito presidio, slogan, ecc.  Ci sarà tempo per altre modalità e diversi livelli che potranno maturare ed articolarsi, ma crediamo serva un segnale urgente e immediato da normali cittadini che vogliono tornare a ragionare in pubblico (agorà!) delle cose e sulle cose che ci riguardano.

L’incontro si svolgerà LUNEDI’ 12 LUGLIO DALLE ORE 21 ALLE ORE 23,

 

sulla scalinata della basilica di S. Andrea, (fronte di piazza Mantegna) che ci è stata concessa con sentita partecipazione dal Parroco Don Ulisse Bresciani. A scanso di equivoci è stata comunque data comunicazione al Questore di Mantova come da disposizioni.
 
L’incontro si aprirà con la lettura dell’ordinanza a cui faranno seguito commenti, testimonianze ed interventi dei partecipanti (sarà presente il presidente della Caritas di Mantova e altre persone che stiamo contattando direttamente), seguiranno letture di sentenze sull’argomento e quindi letture di articoli e brani tratti dalla letteratura e saggistica (sarà letto il bell’articolo apparso sul tema in questi giorni sulla Cittadella). Ci porremo delle “domande” : come far fronte all’uso dei minori, quale contrasto al possibile racket che in alcuni casi indubbiamente sta dietro la miseria, quali azioni di sostegno e di aiuto l’amministrazione comunale e la comunità locale mettono in campo, cosa sta diventando la polizia municipale…….quale la percezione di insicurezza della gente…..
 
Per assicurare un minimo di visibilità e di atmosfera, si chiede a ciascuno a portare una candela che sarà accesa sulla gradinata. 
 
Questo momento vuole essere un primo tentativo di azione che già nasce dai primi incontri che ci sono stati fra associazioni, gruppi, singoli cittadini in vista di costituirsi in rete provinciale che valorizzi e porti a sintesi il grande lavoro di ciascuno. “agorà” non vorrebbe essere un episodio, ma una prassi che si va consolidando di testimonianza, di presenza critica, di proposta fra la gente e nelle divrese realtà.
 
Fate girare l’invito e siate presenti in piazza.
Un caro saluto.  Alessandro Monicelli

NO al bavaglio a Mantova e incontro il 2 Luglio fra Associazioni

Cari tutti, Due inviti.

LEGGE BAVAGLIO:”NO” IN PIAZZA. Mantova, Piazza Mantegna, giovedì 1 luglio

  Come certamente saprete, LeG è tra le tante associazioni che hanno indetto, insieme alla federazione della stampa, la manifestazione nazionale del 1 luglio a Roma, contro la legge bavaglio già approvata al Senato e che il governo vorrebbe definire entro l’estate. In contemporanea, in moltissime città, vi saranno altre manifestazioni allo stesso scopo: dire no ad una legge che mette in difficoltà le indagini di magistratura e forze dell’ordine, favorisce la malavita ed il malaffare, imbavaglia la libertà di stampa e priva il cittadino di importanti e fondamentali conoscenze ed informazioni.
Anche il nostro circolo ha lanciato con molte altre associazioni l’appello per un presidio che avrà luogo a Mantova, Piazza Mantegna, il giorno di giovedì 1 luglio dalle ore 17 alle ore 19
Siete tutti invitati a partecipare e invitare amici e conoscenti.  Dobbiamo essere “in tanti”, dobbiamo far sentire che la cittadinanza non accetta supina quanto ‘sto governo fascista si ingegna a fare ogni giorno per tagliare poco per volta, pezzetto dopo pezzetto, libertà, dignità, diritti. Non è più tempo di silenzi, di indifferenze, di attese: “se non ora, quando?” “dopo”, potrebbe essere ormai tardi!

INCONTRO DI VENERDì 2 LUGLIO, Mantova presso il Centro Cavalletto, via Tezze, alle ore 21.00

Vi aspettiamo numerosi come e più dello scorso incontro per una discussione aperta e in grado di aiutarci a iniziare un percorso comune.
Cari saluti. Alessandro Monicelli